Abstract: | La zappa è considerata nell'immaginario collettivo simbolo del faticoso lavoro contadino. Si tratta di un attrezzo manuale per la lavorazione superficiale del terreno ed è costituita da una lama, un occhio e il manico. Le dimensioni e la forma dei vari componenti variano in relazione al tipo di lavoro da svolgere, ogni parte ha un nome specifico. Il processo di lavorazione prevede quattro fasi: la realizzazione dell’occhio (diversa per la zappa singola o per la zappa doppia), la lama, la rifilatura, la molatura e infine la pulitura dopo la quale il fabbro incideva il proprio marchio sulla lama utilizzando il punzone. L'immanicatura richiedeva due passaggi fondamentali: la scelta del legno, a discrezione di ogni contadino, e il sistema di bloccaggio. I tipi di zappe più diffuse nella Val Leogra sono le zappe da vangatura e le zappe da sarchiatura e rincalzatura. Di frequente, le zappe si usuravano a causa della durezza del terreno, oppure a causa di un cattivo utilizzo dell’attrezzo;in caso di rottura o usura, si poteva rimpicciolire la zappa oppure destinarla a lavori meno pesanti. |