Abstract: | Nel periodo successivo alla caduta delle Repubblica di Venezia, nel 1797, San Vito di Leguzzano visse l’alternanza di potere tra Francesi e Austriaci, che infine prevalsero, a partire dal 1815, con la costituzione del Regno Lombardo Veneto. Si susseguirono una serie di eventi significativi, che portarono anche a nuove aggregazioni comunali, con la conseguente perdita dell’autonomia. Il saggio ricostruisce alcuni eventi significativi per la comunità sanvitese dell’epoca: l’unione di San Vito con Leguzzano, la successiva perdita dell’autonomia conseguente all’unificazione con Malo, il ritorno all’autonomia nel 1815, l’istituzione del catasto e dell’anagrafe comunale che permise di registrare le dinamiche demografiche della popolazione, spesso condizionate da carestie, carenze alimentari, epidemie e precarie condizioni igieniche. Gli abitanti erano dediti all’agricoltura, alla lavorazione del legno, della lana e della seta. Alcuni episodi segnarono il periodo a cavallo del 1848, come le azioni di protesta per la destituzione del medico condotto Bartolomei Barbieri, la tromba d’aria del 1832, la caduta del tetto della Chiesa parrocchiale con la morte di 12 persone, l’abolizione dell’antica servitù del pascolo e del pensionatico. Col passaggio al Regno d’Italia, il 30 dicembre 1866, si tennero le prime elezioni comunali. |