Abstract: | L’Interdetto di Papa Paolo V del 1606, con il conseguente decreto di espulsione dello Stato veneto a carico degli ordini religiosi fedeli a Roma, costrinse i frati cappuccini di Schio a lasciare il proprio convento. I religiosi disposero quindi, tramite il notaio Andrea Corneati di Schio, la redazione dell’inventario “delle Robbe, paramenti di detta sacristia, e convento”, ivi compreso quello della biblioteca, che constava al tempo di circa 400 volumi. I volumi erano custoditi in un nuovo locale costruito a seguito di un ampliamento del cenobio, realizzato ai primi del Seicento. L’inventario del notaio Corneati, che nel saggio viene riportato integralmente, censì i titoli di 222 testi, mentre per altri centoquindici “pezzi piccoli” riportò unicamente la consistenza numerica. Gli argomenti maggiormente ricorrenti, oltre alle sacre scritture, erano di natura religiosa, esegetica, storica, filosofica. Vi comparivano inoltre volumi appartenenti alla letteratura francescana, sia in lingua latina che in volgare, sillogi di prediche e sermoni, ma anche testi classici – non in linea con i dettami dell’ordine – e infine alcuni titoli in odore di eresia o appartenenti ad autori vicini alla Riforma. Una tabella riassuntiva finale riconduce le indicazioni, a volte sommarie, dell’inventario a più precisi riferimenti bibliografici. |