Abstract: | Tre mulini, caratterizzati da ruote enormi, lavoravano grazie al “fontanon”, sorgente di Leguzzano. Il primo faceva girare le macine per produrre farina. Il secondo, più a valle, serviva per forgiare attrezzi agricoli. L’ultimo era quello in cui le donne lavavano i panni. In una contrada in Valleogra viveva un uomo diventato famoso perché raccontava di aver trovato un tesoro prezioso in una grotta sui monti. Ne parlavano i giornali e tutti volevano scoprire il luogo del bottino. I carabinieri lo interrogarono ma lui non riferì mai il posto, con il tempo la fama scemò e la storia rimase solo un racconto. In un paese abitava un prete, Gamba, considerato un santo. Era povero, donava quello che aveva ai bisognosi, la sua tonaca era rattoppata e girava sempre a piedi. Si pensava facesse miracoli. Uscendo, i gamberi d’acqua dolce, dalle tane di notte, la gente li cacciava quando faceva troppo caldo per dormire. Si risaliva il torrente con una lampada a carburo, il raccolto veniva poi cucinato e mangiato. |