Abstract: | Don Domenico Casalin, dal 1902 fino al 1923, fu parroco di Magrè, comune indipendente fino al 1928, considerato “disfattista” per la sua matrice socialista contraria alla guerra. Il prelato ci ha lasciato una nutrita serie di appunti, una sorta di cronistoria, della Prima Guerra Mondiale. Note religiose su sacerdoti e funzioni del periodo bellico si alternano ai dati sulle truppe presenti a Magrè, ai resoconti sulle requisizioni di animali e legna a scapito di agricoltori e civili, con i disagi della popolazione per l’aumento dei prezzi degli alimenti. Vi si trovano poi puntuali resoconti dei morti, dei feriti e dei danni conseguenti ai bombardamenti e alle incursioni aeree, fino alle ripercussioni drammatiche della Strafexpedition e alle notizie che giungevano dal Piave e da Caporetto. Con dovizia di particolari vengono riferiti i due drammatici episodi, esecrati dalla popolazione, accaduti tra le truppe accampate tra Magrè e San Vito di Leguzzano: il primo culminato nella fucilazione degli artiglieri Adalberto Bonomo e Antonio Bianchi, il secondo, a San Vito, con la fucilazione di sette militari rei di aver partecipato ad una rivolta culminata con alcuni spari in aria. In appendice finale si elencano i profughi e i caduti della Parrocchia di Magrè. |