Abstract: | Nel crescente clima di opposizione popolare al proseguimento del primo conflitto mondiale, nell’estate del 1917 accadde a San Vito di Leguzzano una vicenda drammatica. La notte tra il 5 e 6 agosto, i soldati dell’8° Reggimento di Fanteria in marcia erano accampati vicino alla chiesa parrocchiale. Oramai stanchi del conflitto in corso da oltre due anni, all’ordine di ripartire per il fronte, insorsero. Si gridò “abbasso la guerra, vogliamo la pace” e si spararono alcuni colpi in aria. La conseguenza fu drammatica: sette militari furono sommariamente processati e fucilati. Grazie anche agli scritti del caporalmaggiore Angelo Savoldelli, testimone diretto, e dell’arciprete di San Vito don Antonio Cattelan il saggio ricostruisce i cruenti fatti e contribuisce a dare identità alle sette giovani vite spezzate, rimaste a lungo senza nome. |