Abstract: | Lo studio approfondisce la biografia e la personalità dei fratelli scledensi Lodovico e Valentino Pasini, annoverati tra le più significative figure del nostro risorgimento. Gli stessi socialisti vicentini ne tributarono pubblicamente il valore, in occasione dell’inaugurazione del monumento a loro dedicato, nel 1906. Lodovico fu valente geologo, allievo dell’abate Pietro Maraschin. Valentino, di formazione classica, fu avvocato, economista e accademico olimpico, ma si occupò anche di agricoltura, promuovendone il rinnovamento e la crescita. Entrambi furono membri dell’Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti. Abbracciati gli ideali risorgimentali, già nella sollevazione popolare del 1848 furono protagonisti con ruoli di primo piano: Lodovico nella Venezia insorta di Daniele Manin, Valentino dapprima nell’insurrezione di Vicenza e poi, a sua volta, in missioni diplomatiche estere, a Parigi, Londra e Vienna, per conto della stessa Venezia, fino al suo drammatico epilogo del 1949. Entrambi subirono pesanti ripercussioni dagli Austriaci. Lodovico, progressivamente estromesso da tutte le cariche, fu confinato a Schio. Pienamente riabilitato solo dopo il 1866, divenne, due anni dopo, Ministro del Governo Menabrea. Valentino, invece, fu costretto dapprima a lasciare il Veneto, rientrandovi solo qualche anno dopo sottoposto a pesanti restrizioni personali e familiari. Chiamato a sé da Cavour ed eletto deputato nel parlamento piemontese del 1860, partecipò alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861. Tre anni dopo, si spegneva a Torino, a cinquantotto anni. |