Abstract: | Il contributo pone in evidenza l’importanza delle scritture popolari, epistolari, diari e memoriali, nella conoscenza degli eventi bellici del Prima Guerra Mondiale. Pur nei limiti imposti dalla censura militare e dal diffuso analfabetismo delle truppe, i documenti, oggi in buona parte disponibili in rete, restituiscono l’immagine del conflitto vissuto dai reali protagonisti. Il soldato piemontese Giovanni Bertotti, di stanza sul Monte Summano, scrive a Don Gaudenzio Manuelli, arciprete di Fara Novarese, il 2 settembre 1916. Nel testo della lettera, riportato integralmente, il militare descrive la sua situazione, la vita al fronte, i luoghi circostanti, la visita avvenuta tre giorni prima di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, al tempo non ancora diciottenne. |